Saturday, September 29, 2007

La corte di cassazione e la religione musulmanea in Italia

Una decisione della Corte di Cassazione di 2 agosto 2007 è venuta dichiarare che dei genitori erano legitimi a picchiare e sequestrare la loro figlia dal momento che non aveva un modo di comportarsi conformo alla loro tradizione e alle loro origine. Si tratteva di una famiglia di origine araba e di confessione musulmanea che estimeva l'attitudine della loro figlia non conforma alla religione.

E la Corte di rispondere che il padre aveva perfettamente il diritto di picchiare e di sequestrare la figlia altrimenti detto di farli subire dei maltrattamenti poiché questo permetteva di farli imparare la religione.

Questa soluzione è stata resa sul fondamento del diritto all'educazione dei figli che costituisce, com'è il caso nei molti diritti, un eccezione alla proibizione di colpire le persone. Ma è una questione di equilibrio e di eccesso nel modo di colpire. Se è ovvio che un colpo (al culo) l'abbiamo preso tutti è completamente diverso di permettersi di sequestrare durante giorni interi oppure di picchiare cosi la figlia.



Con questa decisione la Corte di cassazione ha mostrato le difficoltà che ha a prendere posizione con le famiglie musulmane. Ma dicendo questo e autorizzando la repressione dei figli che vogliono comportarsi come tutti gli italiani e come tutti i giovani la Corte ha legitimato dei comportamenti che vanno chiaramente contro la legge penale. Un tipo di eccezione speciale per i musulmani che non è accettabile in un paese non musulmaneo come l'Italia. C'è una differenza importante tra non accettare le differenze di tradizione e di cultura e nel fatto di limitarne gli eccessi.

Era nel dovere della Corte di ripetere che non è un diritto di colpire le persone e ancora meno nel obiettivo di obbligare una persona a comportarsi in un modo conformo ai desideri molto contestabili dei genitori e della religione musulmanea.

Si deve adesso pensare che questa ragazza è tornata a casa sua con i genitori che pensanno avere il diritto di picchiarla e a tutte le ragazze musulmanea d'Italia che non sono ormai piu protette dalla legge italiana contro le violenze dei loro genitori islamici.

[Fotografia della ragazza in questione].

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